Descrizione
La struttura sorge per uso residenziale per poi divenire una casa dominicale e di villeggiatura.
L’edificio è stato oggetto di numerose trasformazioni. E’ stato oggetto di numerosi
passaggi di proprietà nel corso dei secoli: le famiglie Pezzoli (1651-1820), Passi (1820-
1943), la Curia di Bergamo che lo destinò a residenza estiva del vescovo Adriano
Bernareggi dal 1943.
Attualmente Palazzo Passi appartiene all’Unità Pastorale di Villongo e vi risiedono i suoi
sacerdoti oltre ad essere destinato ad attività culturali, ospitando mostre e rassegne.
ORIGINE:
La prima data certa di esistenza del palazzo è del 1600, inciso sulla chiave di volta del
portale d’ingresso e su di una colonna, che però probabilmente corrisponde alla data di
costruzione di esso o dell’ampliamento dell’edificio, in quanto alcuni elementi presentano
una tecnica costruttiva risalente al ‘400, ‘500. Quindi l’edificio è stato edificato in epoca
molto precedente da quella citata, ma è sempre appartenuto ai Pezzoli, effettivi proprietari
dal 1651, momento in cui effettuarono un progetto d’ampliamento, che corrisponde
all’edificio che vediamo noi ora. Seguono ulteriori interventi con la famiglia Passi e con la
presenza del vescovo. Si adattarono poi i locali del primo e del secondo corpo come
abitazione di don Santo Barcella, incaricato di gestire le rendite, mentre i locali del
mezzanino erano destinati all’Opera Ritiri di don Buffoni di Botta di Sedrina. Dal 1978
appartiene alla parrocchia di Villongo San Filastro. Seguirono ulteriori modifiche nel 1984,
quando il palazzo ospitò la mostra dedicata a Giorgio De Chirico.
CARATTERISTICHE:
L’impianto architettonico è costituito da due corpi a pianta rettangolare, un corpo principale
a tre piani ed un corpo secondario. A due piani disposti perpendicolarmente tra loro a
formare una “L”. I due fronti principali si affacciano su una corte-giardino delimitata da alti
muri, ospitante un pozzo d’acqua in pietra di Sarnico e come unico accesso dalla strada,
un grande portone con contorno in pietra di Sarnico, lavorato a bugnato liscio, con ai lati
due lesene lisce con capitello tuscanico e sopra coperto da un piccolo tetto a coppi. Il
corpo principale è caratterizzato al piano terra da un porticato a sette campate con volte a
vela e sei colonne tuscaniche (diffuse dal 500) con basamento semplice. La parte
terminale è invece voltata a botte ed immette attraverso un ampio portale in pietra alla
parte rustica dell’edificio. La corte rustica è occupata da un portico con travi in legno e
tetto in coppi, sorretto da quattro colonne in arenaria di rozza fatturare del 400 e a seguire
si estende un brodo recinto da muri. Il corpo principale è composto ad est da un cucinino,
da cui si accede alla Sala del Carro. Da questa si accede ad un atrio ed alla successiva
Sala di Cupido. Dall’atrio citato si accede al primo piano attraverso uno scalone. Da
quest’ultimo si accede alla lunga galleria di distribuzione soprastante il porticato, dotata di
8 finestre sotto le quali sono state valorizzate delle vecchie feritoie. Dalla galleria si aprono
tre stanze: la Sala dell’Antico Testamento, con relative scene affrescate e due sale
comunicanti, di cui la maggiore è diventata una sala per assemblee, ospitante dettagli in
finto marmo e i cartoni preparatori della cupola del Duomo di Bergamo, realizzati dal
Coghetti, lasciati nel palazzo dal vescovo Bernareggi nel suo periodo di residenza.
Accanto si trova l’archivio delle due parrocchie, S. Alessandro e S. Filastro.
Modalità d'accesso
Luogo privo di barriere architettoniche ed accessibile a tutta la cittadinanza.
Indirizzo
Orario per il pubblico
CONTATTI E ORARI DI APERTURA:
Segreteria parrocchiale dell’Unità Pastorale Palazzo Passi
Cell. 3884354813 – oppure inviare Sms Whatsapp
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2024, 00:29